SEMPLICE E DIVERTENTE, HA GIÀ CONQUISTATO
15 MILIONI DI PERSONE

UNO SPORT FACILE E DIVERTENTE

È padel mania. Ormai non possiamo più negarlo. 15 milioni di persone praticano questo sport in 91 paesi del
mondo. L’Europa ha superato il Sud America, dove questo sport è nato: 8 milioni di giocatori europei contro i 6 milioni di sudamericani. In Italia il trend è in fortissima crescita.
Partito come un gioco di vip ed ex-calciatori, da moda si è tramutato in una vera occasione di business. Se cinque anni fa i campi in Italia erano 50, oggi se ne contano 1.600. La redditività dell’investimento in questo sport
è molto alta. Il campo da padel ha, infatti, un costo relativamente basso (tra i 15 e i 20 mila euro) ed il fatturato medio dei circoli è tra i 3 e 5,5 mila euro mensili. Si rientra della spesa, quindi, in pochi mesi. Inoltre, i campi
necessitano di poca manutenzione e sono più piccoli di un campo da tennis. Ecco perché si sta sostituendo un
campo in terra rossa o sintetico con tre da padel. Ma cosa rende il padel così divertente ed appassionante? Come
spiegato da Luigi Carraro, presidente della Federazione internazionale padel: “Il padel crea dipendenza perché è
uno sport semplice: si entra in campo e si gioca subito.
Questa immediatezza porta la gente ad avvicinarsi repentinamente.“ Fruibilità immediata e divertimento sono,
quindi, le chiavi del successo di questo sport. Da una parte ex tennisti, superata la reticenza iniziale, si stanno
avvicinando sempre di più al padel. Mentre persone che non hanno mai praticato attività fisica iniziano oggi spinte dagli amici. Il padel è nato quindi semplicemente come un’occasione di incontro e di “ritrovo”, ma sta diventando
nello stesso tempo una valida attività motoria per tenersi in forma, praticata da tutta la famiglia.

MA COME SI GIOCA A PADEL?

Il padel è uno sport che si gioca in doppio con due atleti per squadra. Come quasi ogni gioco di racchetta, il campo è
diviso da una rete. Ma, a differenza del tennis, i quattro lati del terreno sono delimitati da pareti di vetro, facenti parte dell’area di gioco, che consentono alla pallina di rimbalzare in modo regolare. Se la palla, dopo aver toccato a terra, rimbalza sulla parete avversaria, resta ancora giocabile fino a quando non cade definitivamente. La sfera di gioco non può toccare direttamente né le pareti avversarie, né la maglia metallica e non può rimbalzare due volte sul
pavimento, se questo avviene è punto per l’avversario. La palla può essere colpita al volo in maniera diretta o dopo il
rimbalzo dalla propria parete. Il sistema di assegnazione dei set, dei game e dei punti è identico a quello del tennis.

SOLO PER AMATORI O SPORT PROFESSIONISTICO?

Il World padel tour, che ha fatto tappa il settembre scorso a Cagliari, ha dimostrato come stia nascendo un nutrito
pubblico affezionato a questo sport. Il sold-out dei biglietti (con posti contingentati causa Covid) ne è stata la riprova. Ma è possibile fare carriera nel padel? I pro guadagnano dai 500 ai 700 mila euro l’anno. Cifre lontane da quelle del calcio, ma in crescita.
Le grandi aziende si stanno, infatti, interessando a questo sport: Fernando Belasteguin, 41 anni, che ha vinto in
Sardegna, ha firmato un contratto di 10 anni con Wilson con cui farà gli ultimi anni da giocatore e poi diventerà
loro ambassador. Il padel sembra inarrestabile: in Spagna (dove questo sport ha spopolato da diversi anni) su 100
racchette vendute dall’azienda Head 65 sono di padel, 35 da tennis.

Fonti: ilsole24ore.com; superpadel.it